\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \sl240 \f1 \fs24 La neutralizzazione non valse a impedire lÆinvasione del paese durante la prima guerra mondiale da parte della Germania,
cosicchΘ da allora in poi il granducato rescisse ogni legame di unione doganale con essa. Invaso e occupato anche durante la seconda guerra mondiale (la granduchessa Carlotta si rifugi≥ in Inghilterra), il Lussemburgo, firmatario della dichiarazione dell
e N. U. (1942), rinunci≥, dopo la fine del conflitto, a ogni forma di neutralitα: ader∞ come membro fondatore al Patto atlantico (1949), allÆUnione europea occidentale (1954) e alla CEE (25 marzo 1957). Dopo i governi di unitα nazionale (1944-47) il quad
ro politico del Lussemburgo Φ stato caratterizzato da una sostanziale stabilitα, che ha ruotato attorno al Parti chrΘtien social che, eccetto le elezioni del 1974, ha mantenuto la maggioranza relativa, fino al 1958 alleato di governo con il Parti ouvrier
socialiste. In quegli anni il Lussemburgo rafforz≥ i legami con i paesi pi∙ vicini, inaugurando nel 1948 lÆunione economica Benelux (con Belgio e Paesi Bassi), divenuta effettiva nel 1960, e che nel 1970 avrebbe stabilito nei tre paesi unÆunica area com
merciale. Nel 1959 inizi≥ il periodo dei governi guidati dal primo ministro cristiano-sociale P. Werner, che govern≥ fino al 1974 con il Parti dΘmocratique (liberale). Intanto nel 1964, la granduchessa Carlotta abdic≥ in favore del figlio Giovanni. Dal 1
974 guid≥ il paese il primo ministro G. Thorn a capo di una coalizione formata da liberali e socialisti, che tent≥ una politica pi∙ severa nei confronti delle societα finanziarie straniere operanti nel paese, ma i nuovi rapporti scaturiti dalle elezioni
del 1979 riportarono al potere cristiano-sociali e liberali in un nuovo governo Werner. Nel corso degli anni Settanta si delineava inoltre il declino del settore siderurgico (peraltro vincolato alle oscillazioni dei prezzi) e il Lussemburgo emergeva come
centro finanziario internazionale. Nel 1984 i socialisti ebbero un forte incremento elettorale (dovuto anche alla diffusa protesta per le misure di austeritα) che ne provoc≥ il rientro nella maggioranza in un governo con i cristiano-sociali guidato dal
cristiano-sociale J. Santer, coalizione confermata nelle elezioni del 1989 e in quelle del 1994. Dopo la sua nomina a presidente della Commissione dellÆUnione Europea, Santer si dimise e fu sostituito, nel gennaio del 1995, dal cristiano-sociale J.-C. Ju
nker. Nel maggio 1996 il governo annunci≥ la riduzione dellÆimposta sul reddito delle imprese, allo scopo di rilanciare gli investimenti.